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Recensione libro di Livio Clemente Piccinini "Al suo grande Maestro Ennio De Giorgi"

RECENSIONE di Ferdinando Boero (*)

Livio Clemente Piccinini "Al suo grande Maestro Ennio De Giorgi", a cura di Virginia Valzano Biliotti e Gabriella Sartor Zanzotto. - Edizioni Milella 2016, ISBN 9788870486261

Il libro che Livio Clemente Piccinini dedica al suo grande Maestro Ennio De Giorgi rappresenta un omaggio partecipato ed innovativo: la struttura è articolata in vari capitoli, legati a tematiche diverse, dedicati a discorsi culturali e scientifici ed alla vita del Maestro.

Le curatrici del libro, Virginia Valzano Biliotti e Gabriella Sartor Zanzotto, come egli stesso riferisce nell'introduzione, hanno incoraggiato l'Autore ad ampliare la narrazione delle sue esperienze condivise negli anni con il De Giorgi.

Infatti, già durante l'evento Arte e Natura, tenuto a Otranto, presso il CEIT (Centro Euromediterraneo di Innovazione Tecnologica per i Beni Culturali e Ambientali e la Biomedicina), nel giugno 2016, la vena narrativa ed ironica di Livio Clemente Piccinini era stata apprezzata dagli ascoltatori presenti ed è per questo che è stato spinto a regalare ancora altre pagine di lettura piacevolissima di cui avevano sentito l'anteprima.

Ne sono scaturiti episodi di grande interesse per il clima culturale ed umano nella Scuola Normale di quegli anni.

Al loro interno ce n'è uno, in particolare, che in modo divertente ed ironico sottolinea la grande ammirazione, mista a devozione degli allievi verso il loro professore, e l'orgoglio, derivante dal forte senso d'appartenenza ad una scuola d'eccellenza, grazie ai quali una giovane capogita riesce ad elaborare alcuni pregiudizi nei confronti delle sue capacità di condurre a buon fine un'escursione con il Maestro!

Inoltre, nelle prime pagine, si possono ammirare immagini che rappresentano sculture del busto di De Giorgi, realizzate in argilla dallo scultore, pittore e restauratore Nicola Ancona e modelli 3D ottenuti con l'applicazione delle tecnologie digitali da parte degli artisti Gabriele Ancona, Francesco Lucarella e Raffaele De Cicco, allievi salentini della Scuola 3D del CEIT, diretta da Virginia Valzano. Essi rendono omaggio a De Giorgi in modo inedito, con opere di grande creatività e di innovazione tecnologica.

L'Autore dà l'avvio alla narrazione con una poesia bilingue, in italiano ed in inglese, dal titolo Il Maestro con la quale si apre il primo incontro con lui, a cui segue, dopo poche pagine, la narrazione dell'escursione sulle Alpi Apuane.

Il lettore è immediatamente immerso in un'atmosfera di rara e preziosa familiarità, mista a sincera e spontanea ammirazione, fatta d'incanto e di misteriosi presagi sulla genialità di un giovane Maestro e sull'amore per la natura e per il paesaggio.

Le pagine sono arricchite di immagini di quadri dell'Autore, ispirati dalle loro esperienze vissute al mare in Salento, alle Cinque Terre, in montagna, dove De Giorgi amava andare, negli studi della Scuola Normale ed in trattorie, dove alla convivialità si aggiungevano ottime pietanze, innaffiate da vini pregevoli.

Il libro di Livio Clemente Piccinini Al suo grande Maestro Ennio De Giorgi, quindi, permette non solo un incontro del tutto particolare con quel “Genio della Matematica”, ma consente, anche, un'ampia conoscenza della Scuola Normale di Pisa, compresa la sezione femminile “Il Timpano”. All'interno, ad arricchire la narrazione, troviamo piantine, disegni, foto e dipinti dell'Autore, ispirati ad affacci su panorami splendidi di Pisa, che dalle alte finestre delle stanze di quegli edifici si lasciavano ammirare dai giovani allievi e dai docenti, ospiti privilegiati.

Dedicate al Maestro sono scritte pagine di profonda ammirazione: nel parlarne l'Autore rivela una straordinaria capacità di dipingerne la genialità, l'accoglienza, l'umanità, mantenendosi fedele ai suoi tratti storici ed allo stesso tempo, mettendo in luce la sua forza coinvolgente, che le fonti spesso trascurano, quando si tratta di narrare vicende relative ad una figura di elevata statura scientifica, nel timore di sminuirne la grandezza.

Qui, questo non accade: vi troviamo un impianto singolare, che consiste nella ricostruzione di tanti anni, quasi 14, ricchi di esperienze vissute al suo fianco, affidati ad un amplissimo flashback ed assicurati da una fecondissima memoria.

Risulta eccezionale ad ogni pagina il quadro d'ambiente realizzato, all'interno del quale emergono vivide sia la Scuola Normale Superiore di Pisa, sia le abitudini dei suoi assidui frequentatori, i loro modi di vivere e di atteggiarsi, attraverso descrizioni fresche, alternate a dialoghi ed a parti narrative: un mondo considerato con affetto e con un po' d'ironia raffinata.

Nella lunga conversazione, che l'Autore sembra voler tenere con amici e che dà un tono colloquiale alla narrazione, modalità scelta, per rendere più piacevole la lettura, spiccano le esperienze vissute in vari contesti che riescono ad essere, tante volte, divertenti, alternate come sono a capitoli di argomento scientifico, orchestrati con rara sapienza nelle fila del discorso: il lettore si trova così piacevolmente coinvolto dall'intreccio ben congegnato, sotto la guida di un sapiente osservatore di personaggi, grazie al quale ci pare di far un vero e proprio viaggio, volto non solo a scoprire luoghi d'eccezione, ma anche a svelare caratteristiche nuove ed inattese.

Si rimane stupiti da quella precisione dei dettagli, dalla ricostruzione analitica delle scene di mare, di colline, di montagne, di contesti urbani, intervallata da pause riflessive.

Il racconto è condotto con una freschezza ed una vivacità che avvincono e talvolta divertono il lettore, lo lasciano ammirato e sorpreso di fronte a quel rapporto privilegiato e fecondo, instauratosi tra allievi e Professore.

La presenza del Narratore in prima persona non risulta mai ingombrante, perché rifugge da qualsiasi atteggiamento da protagonista “predicatorio”, grazie alla sua capacità di affidare l'espressione dei suoi pensieri all'ironia, che percorre piacevolmente numerose pagine.

Nell'ambito di questo libro, testimone di storia, è possibile riconoscere anche una trama di formazione sia dell'Autore, coinvolto in prima linea, sia degli altri personaggi, in cui il comune cammino, fatto a fianco del Maestro, è stato di crescita intellettuale ed umana e le esperienze di studio e di vita condivise hanno rappresentato per tutti occasione preziosa di indagine e di riflessione.

Molto belle le foto inedite di Ennio De Giorgi, colto in un momento di pausa durante un'escursione in montagna, in particolare quella in copertina: la foto, scelta dalle curatrici, costituisce già un segnale generoso di presagi sul contenuto del libro, sul particolare ed originale omaggio ad un Genio della Matematica, esempio di compresenza di enormi doti intellettuali ed umane, a livello altissimo ed esemplare, che l'Autore è riuscito mirabilmente a regalare ai lettori.

Emoziona e incanta, in appendice, il manoscritto inedito di Ennio De Giorgi sul XIX problema di Hilbert, preziosa testimonianza storico-scientifica del grande genio salentino e della profonda amicizia e stima che legava i due matematici. Rievoca sistemi di scrittura artigianali di formule matematiche e soprattutto momenti significativi e di grande suggestione legati al suo celebre teorema e al grande matematico ed economista statunitense, John Nash, costretto ad ammettere la mitica notizia che De Giorgi era arrivato prima di lui.

Incuriosisce la figura femminile e silenziosa delle due curatrici, provenienti da luoghi e ambiti disciplinari diversi, l’Università del Salento e l’Università di Pisa, che hanno colto con delicatezza particolari molto significativi, dal punto di vista umano e scientifico, dei due matematici e dell’ambiente, ed hanno saputo guidare con gentilezza e maestria la penna dell’Autore e dato alla stampa un volume molto interessante e piacevole anche per un pubblico non specialista.

 

Lecce, 02/03/2017

 

(*) Ferdinando Boero

Full Professor of Zoology
Department of Biological and Environmental Sciences and Technologies
University of Salento / CoNISMa / CNR-ISMAR
http://www.unisalento.it/web/guest/scheda_personale/-/people/ferdinando.boero
Scholar citations: https://scholar.google.com/citations?user=Syro5DUAAAAJ&hl=en