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Una panoramica sul Workshop “Scienza Aperta: nuovi modelli di comunicazione scientifica e valutazione della ricerca” – 30 gennaio 2019

Una panoramica sul Workshop “Scienza Aperta: nuovi modelli di comunicazione scientifica e valutazione della ricerca” – 30 gennaio 2019

Domenico Lucarella


Il 30 gennaio 2019 si è tenuto a Cavallino (Lecce, Italy), nell’edificio seicentesco dell’ex Convento dei Padri Domenicani, il Workshop “Scienza Aperta: nuovi modelli di comunicazione scientifica e valutazione della ricerca".

Il Workshop è stato organizzato dalla prof.ssa Virginia Valzano, fondatrice e direttrice del CEIT (Centro Euromediterraneo di Innovazione Tecnologica per i Beni Culturali e Ambientali e la Biomedicina), in collaborazione con il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” (partner fondatore del CEIT) e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento, il CAFRE (Centro interdipartimentale per l'Aggiornamento, la Formazione e la Ricerca Educativa) dell’Università di Pisa, il Museo Diffuso di Cavallino, il Comune di Cavallino e CLIOedu.

Il tema di questo Workshop, come ha esordito la prof.ssa Virginia Valzano nella sua Introduzione ai lavori, è di notevole importanza e attualità, è tuttora al centro di grandi dibattiti a livello nazionale e internazionale, coinvolge tutti i settori disciplinari, diversi attori e Istituzioni, docenti e giovani ricercatori, editori ed esperti dei sistemi bibliotecari di Ateneo.

Virginia Valzano è stata un’antesignana dell’Open Acces. E’ stata docente presso la Facoltà di Beni Culturali dell’Università del Salento, direttrice del “Coordinamento SIBA e del Sistema Informativo Telematico per la Ricerca e la Didattica.
Si è sempre occupata di tecnologie digitali 2D, 3D e GIS applicate ai Beni Culturali e Ambientali, e di editoria elettronica ad accesso aperto.
Ha realizzato e coordinato vari progetti, tra cui il Sistema editoriale ESE-Salento University Publishing, nel 1999, e il Sistema Editoriale CASPUR-CIBER Publishing, per la pubblicazione elettronica, ad accesso aperto, di materiale didattico e scientifico.
Delegata rettorale presso la CRUI e il CASPUR (Consorzio interuniversitario per le Applicazioni di Supercalcolo Per Università e Ricerca) di Roma, ha partecipato a vari Gruppi di lavoro e coordinato progetti per l’accesso agevolato alle risorse elettroniche, per la promozione e lo sviluppo dell’Open Access e l’elaborazione di Linee Guida a livello nazionale.
Ha aderito alla dichiarazione di Berlino del 2003 e sottoscritto, per conto dell’Università del Salento, la Dichiarazione di Messina del 2004 sull’Open Access, un’iniziativa promossa e sostenuta anche dalla CRUI.

Hanno partecipato al Workshop, con grande interesse, autorità politiche ed accademiche, docenti, ricercatori, studenti e tecnici (informatici, amministrativi e bibliotecari) dell’Università del Salento e di altre Università italiane ed Enti di Ricerca.

Sono intervenuti:

il Magnifico Rettore dell’Università del Salento, prof. Vincenzo Zara (docente di Biochimica presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali),

il Sindaco della Città di Cavallino, avv. Bruno Ciccarese Gorgoni, insieme all’assessore alla Cultura, on. Gaetano Gorgoni,

il Presidente dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca), prof. Paolo Miccoli (medico chirurgo di fama internazionale, docente presso l’Università di Pisa),

ed altri relatori di grande spessore culturale e scientifico, che collaborano tutti, a vario titolo, per lo sviluppo della Scienza Aperta, accessibile a tutti e in tempi brevi, all’elaborazione e realizzazione di nuove strategie e nuovi modelli di comunicazione scientifica e valutazione della ricerca.
Tra questi:

la prof.ssa Grazia Semeraro, docente di Archeologia Classica presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e Direttrice del Museo Diffuso di Cavallino;

il prof. Diego Pallara, docente di Matematica presso il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” e Presidente del Nucleo di valutazione dell’Università del Salento;

il prof. Franco Favilli, docente di Matematica presso l’Università di Pisa e Direttore emerito del CAFRE, che da anni si batte, insieme al prof. Francesco Sabatini (linguista, filologo e lessicografo italiano, presidente onorario dell'Accademia della Crusca) perché la Matematica sia comunicata con un linguaggio accessibile a tutti;

la prof.ssa Michela Cigola, docente di Teoria e tecnica della rappresentazione presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Cassino e del Lazio Meridionale, impegnata da molti anni nel campo della valutazione della ricerca e della didattica in qualità di componente, coordinatrice o presidente di varie Commissioni ANVUR e MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca);

la prof.ssa Sabina Tuzzo, docente di Lingua e Letteratura Latina presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento;

il prof. Roberto Caso, docente di Diritto Privato Comparato presso l’Università di Trento, Delegato per l'Open Access e le politiche contro il plagio e Presidente dell’AISA (Associazione Italiana per la promozione della Scienza Aperta);

la prof.ssa Maria Chiara Pievatolo, docente di Filosofia Politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, componente del Gruppo Open Access della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e vice-presidente dell’AISA, che da moltissimi anni teorizza e pratica la pubblicazione ad accesso aperto e la scienza aperta;

la dott.ssa Paola Gargiulo, che da oltre 15 anni si occupa di Open Access, ha avviato e coordinato diversi progetti nazionali e internazionali presso il CASPUR di Roma e poi presso il CINECA, è stata responsabile per l’Italia di OpenAire (Open Access Infrastructure for Research in Europe), è componente del consiglio direttivo AISA e dal 2016 coordina IOSSG (Italian Open Science Support Group), un gruppo di supporto all'Italian Open Science, per la promozione, lo sviluppo e la diffusione della Scienza Aperta in Italia;

il dott. Stefano Bianco, Referente Open Access per l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e componente del Gruppo di lavoro Plan S, un’iniziativa per la pubblicazione Open Access delle ricerche scientifiche finanziate con fondi pubblici.

Gli interventi sono stati seguiti da un ampio e interessante dibattito tra i relatori e i partecipanti.

Abbiamo avuto modo di conoscere in maniera più approfondita lo stato dell’arte riguardante la Scienza Aperta, a livello nazionale e internazionale, il ruolo delle Università, dell’ANVUR, della CRUI, dell’INFN e di altre Istituzioni scientifiche e Associazioni culturali, il ruolo dei ricercatori e degli editori e tutte le problematiche, comprese quelle economiche, connesse con la comunicazione scientifica e la valutazione della ricerca.