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giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri
Applicazioni-Pubblicazioni elettroniche-Video
ma di soavità di mille odori
Il Susino (Prunus domestica L.)
Nome Comune: Susino
Nome Scientifico: Prunus domestica L.
Nome Inglese: Blackthorn
Famiglia: Rosaceae
Etimologia del nome: Il nome generico deriva dal latino “prunus”, tradotto susino in italiano.
Note: Si dà nome Susino ad un gran numero di varietà fruttifere appartenenti alla specie Prunus domestica L., essenzialmente suddivise in due categorie commerciali: Susini Europei, che producono le prugne e Susini cino-giapponesi che producono le susine vere e proprie. Nelle cultivar del secondo gruppo, si ha una enorme variabilità; esse derivano dall’ibridazione di specie asiatica (P. salicina), con altre americane (P. americana) ed euroasiatiche (P. cerasifera), provenienti, rispettivamente, dalla Cina, dal Nord America, dall’area centro-occidentale dell’Asia. La presenza del Susino europeo nel vecchio continente è molto antica, risale probabilmente al periodo preistorico.
Di fatto, esistono in commercio tantissime varietà che differiscono per colore, forma, consistenza della polpa, epoca di maturazione, comunque, tutte ampiamente utilizzate per consumo fresco o trasformate in marmellate, liquori, frutta secca. Quasi tutte le varietà si contraddistinguono per l’elevata resistenza alle condizioni climatiche e colturali e per la resistenza alle malattie.
Il Susino nella Divina Commedia
Ben fiorisce ne li uomini il volere;
ma la pioggia continua converte
in bozzacchioni le sosine vere.
Il Susino nel Salento
Molte sono le varietà di Susino coltivate nel Salento sin da tempi remoti; numerose sono quelle ormai abbandonate dalla coltivazione, perché ampiamente sostituite da nuove varietà a frutti più grossi. Infatti, i contadini anziani riferiscono varietà a frutti piccoli, allungati, di colore violaceo ma anche quelli a colorazione giallo che sfuma al rosato, al violaceo contraddistinti da nomi locali che ne indicano peculiarità visivo-olfattive o di maturazione, come ad esempio, il Susino “a punta, di Sant’Anna”, un tempo diffuso nell’area di Ostuni, il Susino “Carmelitana gialla” e “Carmelitana rossa”, il Susino “Pappagola”, il Susino “Passo di Spagna” ed il Susino “Pàssula grossa”, il Susino “a cuore” e tante altre non ancora recuperate dall’imminente estinzione.
Descrizione Botanica
Portamento: Si presenta con portamento arbustivo, alto fino a 5 m, molto ramificato; la corteccia del tronco è bruno-nerastra con screpolature profonde, mentre nei rami giovani è liscia, più chiara, con pelosità sparsa.
Fogglie: Le foglie sono alterne, con picciolo lungo, riunite in ciuffetti; hanno forma ellittica o obovata, con base ristretta a cuneo ed apice acuminato; cadono alla fine dell’autunno. La pagina superiore delle foglie più vecchie perde al pelosità mentre quella inferiore rimane cosparsa di peluria; il margine della lamina fogliare è dentato.
Fiori: I fiori sono riuniti in fascetti, su un corto peduncolo di 5 mm, con corolla composta da cinque petali bianco candido, rotondi all’apice e ristretti alla base, che avvolgono numerosissimi stami con antere giallo-rossastro. La fioritura avviene tra marzo e aprile.
Frutti: Il frutto è una drupa dalle dimensioni, forma e colorazione dell’epidermide variabile a seconda della varietà colturale. L’epidermide è rivestita da un sottile strato ceroso e la polpa è quasi sempre gustosa e carnosa; i frutti hanno un solo seme.
Habitat
Originario dell’Asia, viene coltivato in Europa da tempi assai remoti. La forma inselvatichita si trova, a volte, nei boschi della zona submontana.
Raccolta
La maturazione e raccolta dei frutti è tra luglio e agosto.
Utilizzo
Il Susino è tra le specie del Genere Prunus più facilmente coltivato, meno esigente di cure rispetto alle altre e più resistente alle malattie. Viene consumato in diverse varianti, al naturale, come marmellata o come frutta secca.
Proprietà e benefici
Il Susino è noto per le sue proprietà officinali, che risiedono soprattutto nei frutti: dissetanti, lassative, astringenti, vitaminizzanti e nutrienti. Nella corteccia son contenuti tannini, che conferiscono proprietà antisettiche ed emollienti. Con la polpa delle susine mature, si può realizzare un’ottima maschera per il viso, che restituisce una pelle vellutata e nutrita.
Vedi anche:
https://www.biofuturo.net/index.php/it/dantedi/il-susino-prunus-domestica
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