"Dantedì" giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri - Applicazioni, Pubblicazioni elettroniche, Video - "Il viaggio di Dante nell'Orto Botanico - Il Papiro"
giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri
Applicazioni-Pubblicazioni elettroniche-Video
ma di soavità di mille odori
Il Papiro (Cyperus papyrus L.)
Nome Comune: Papiro
Nome Scientifico: Cyperus papyrus L.
Nome Inglese: Papyrus
Famiglia: Cyperaceae
Etimologia del nome: deriva dal greco antico "πάπυρος" che ha generato il termine latino "papyrus", tuttavia, per alcuni autori la derivazione è incerta.
Note: Per la sua eleganza e leggerezza, per la sua predilezione di acque fluenti e fresche, il Papiro è stato associato ad ambienti ameni e poco selvatici. Anche i saperi tramandati dalla Civiltà Egiziana lo collocano tra le piante utili e preziose per l’uomo, perciò da tenere in considerazione. Già nel III e II secolo a.C. era pianta nota ai Cretesi ma soprattutto agli Egiziani che ne scoprirono usi, applicazioni e virtù in tutti i settori economici del tempo: il midollo estratto dai suoi fusti costituiva un ottimo nutrimento per l’uomo; i fusti venivano impiegati per la realizzazione di varie costruzioni (anche di imbarcazioni!), di cordami, calzature, farmaci e per estrarre fibra tessile; i rizomi erano un ottimo combustibile. L’importanza del Papiro venne esaltata quando fu inventata la pergamena: sottili strisce di midollo venivano affiancate strettamente le une alle altre su di un piano e poi su queste se ne disponevano altre ugualmente sottili e affiancate ma in direzione ortogonale alle prime; si ripetevano più strati e poi si mettevano sotto pressa: lo stesso succo del midollo fungeva da colla tra le strisce contigue di midollo e alla fine dell’essiccazione sotto pressione lenta e costante, si ottenevano fogli che venivano poi levigati e incollati fino a formare un rotolo di vari metri (lat. "volumen"; gr. "bìblos"). Le pergamene venivano utilizzate per trascrivere editti, eventi storici, informazioni scientifiche, storie di dinastie. Per la Medicina e la Fitoterapia, molto importanti sono i Papiri, veri e propri manuali medici che tramandano informazioni su come diagnosticare e curare le malattie e i disordini mentali e metabolici, con istruzioni per la raccolta delle erbe, la preparazione di decotti, infusi, cataplasmi e loro somministrazione. Sono stati rinvenuti ben 5 papiri che riferiscono di malattie, relative sintomatologie e terapie, tra i quali il più esaustivo e prezioso è quello ritrovato a Tebe dall’egittologo George Ebers, il "Papiro di Ebers", lungo 20 m e alto 20 cm, suddiviso in 108 pagine, un compendio di 876 rimedi e formule di preparazione galenica già catalogate a quei tempi; probabilmente risalente alla XVIII dinastia egizia, ai tempi del regno di Amenhotep I.
Il Papiro nella Divina Commedia
come procede innanzi da l’ardore,
per lo papiro suso, un color bruno
che non è nero ancora e ’l bianco more.
Il Papiro nel Salento
Nel Salento, il Papiro è stato introdotto già da due secoli, per il suo valore ornamentale, utilizzato nei ninfei delle Ville barocche e nei parchi.
Descrizione Botanica
Portamento: Il Papiro è una specie erbacea perenne, dal grosso rizoma legnoso con numerose gemme dalle quali si formano fusti alti sino a 3 m, eretti, a sezione triangolare, di colore verde scuro, senza foglie.
Foglie: Le foglie sono presenti solo sui getti sterili, larghe sino a 8 mm.
Fiori: I fiori sono riuniti in brevi spighe, strette e lanceolate, di colore giallo paglierino situate alla fine di sottili filamenti, lunghi sino a 3 dm, che partono dall’apice del fusto e si aprono a raggera, formando un’infiorescenza ampia, a forma di ombrello. Alla base dell’ombrella si osservano brattee lanceolate, che si inarcano verso il basso. La fioritura avviene da luglio a settembre.
Frutti: Il frutto è un achenio a forma trigona, affusolato.
Habitat
Il Papiro è originario dell’Africa tropicale e subtropicale, dove si diffonde lungo i fossati con acque lentamente fluenti, a basse quote altitudinali. La sua presenza e diffusione sul delta del Nilo è stata una risorsa non indifferente per la Civiltà Egiziana.
Attualmente, il Papiro si ritrova come specie introdotta in molti Paesi e contrade, soprattutto come pianta ornamentale negli idrofitari di parchi pubblici, di Orti Botanici e di Ville storiche. In Italia, la sua presenza in alcune aree umide delle provincie di Siracusa e Catania, sin dai tempi della dominazione Araba (IX secolo d.C.), fa pensare ad un’antica naturalizzazione.
Raccolta
A seconda del settore economico di impiego, i fusti del Papiro vengono raccolti in epoche differenti: in autunno per il settore artigianale, fine primavera o inizio estate per l’erboristeria. Il Papiro viene attaccato dagli afidi, dalla cocciniglia cotonosa e dalla cocciniglia a scudo, che ne deprezzano le proprietà.
Utilizzo
Oggi il papiro viene coltivato soprattutto a scopo ornamentale, ma con il suo midollo vengono confezionati preparati per la nutraceutica e la cosmetica.
Proprietà e benefici
Per le sue proprietà emollienti e rigenerative, il midollo di Papiro viene utilizzato in cosmesi per pelli secche, stanche e arrossate; ha potere nutriente e lisciante su capelli sfibrati e ribelli.
Sin dai tempi antichi, il papiro simboleggia gioia, fertilità e giovinezza; gli Egiziani lo affiancavano ai defunti per augurare rinascita nell’aldilà.
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