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giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri
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ma di soavità di mille odori
Il Corbezzolo (Arbutus unedo L.)
Nome Comune: Corbezzolo
Nome Scientifico: Arbutus unedo L.
Nome Inglese: Strawberry tree
Famiglia: Ericaceae
Etimologia del nome: Il termine “Arbutus” proviene dall'antica Lingua Celtica dove “ar” sta per aspro e “butus” significa cespuglio. “Unedo” ha origine invece dal latino “unus”, ovvero uno, ed “edo”, ovvero mangio, dall'appellativo esteso “unum tantum edo” che significa “ne mangio soltanto uno”. Questo nome venne dato da Plinio il Vecchio, il quale non apprezzava molto il gusto dei suoi frutti e non ne avrebbe appunto mai mangiato più di uno.
Note: Nel linguaggio delle piante, il Corbezzolo simboleggia ospitalità, previdenza.
Il corbezzolo è uno dei simboli patri italiani: con le sue foglie verdi, i suoi fiori bianchi e le sue bacche rosse richiama infatti la bandiera d'Italia.
Dal Corbezzolo deriva anche un modo di dire popolare “Corbezzoli!”: espressione di meraviglia decisamente scherzosa.
Il Corbezzolo nella Divina Commedia
Il Corbezzolo nel Salento
Il Corbezzolo, tipico della macchia mediterranea si trova facilmente in molte zone del Salento, all'interno delle pinete litorali o in piccoli boschetti. Si può trovare insieme ad altre piante come il mirto e il lentisco, in particolare nelle aree di zone Otranto, Laghi Alimini, Presicce e Minervino di Lecce. Il corbezzolo simboleggia ospitalità, previdenza ed è anche considerato come un augurio d’immortalità. Anticamente (e ancora oggi), nei presepi poveri ma realmente sentiti, i rami di corbezzolo contribuivano, con i loro colori decisi, a creare un’atmosfera di sacralità.. I nomi dialettali salentini sono: rúsciulu, urmèculu. I frutti del Corbezzolo, i rusciuli, vengono mangiati direttamente o utilizzati per preparare marmellate; possono inoltre essere conservati sotto spirito o fatti fermentare per la produzione di bevande alcoliche.
Descrizione Botanica
Portamento: Elemento tipico della macchia mediterranea, il Corbezzolo si presenta come un cespuglio o un piccolo albero sempreverde, alto fino a 12 m, ma in genere meno.
Foglie: Le foglie sono sparse, con lamina coriacea e margine seghettato; sono di colore verde scuro brillante nella pagina superiore e opaco in quella inferiore.
Fiori: I fiori, bianco-giallastri e con corolla ad orciolo, sono riuniti, in 15-30, in pannocchia corimbosa terminale, con asse pendulo.
Frutti: I frutti sono delle bacche globose e tubercolate, rosse a maturità, commestibili, di sapore dolce-acido e molto decorativi.
Video: Ciclo riproduttivo del Corbezzolo
Habitat
Il Corbezzolo è pianta tipica della Macchia Mediterranea e si può trovare facilmente all'interno delle pinete litorali o in piccoli boschetti, fino a 800/900 metri di altitudine.
Raccolta
Il periodo di fioritura è ottobre-novembre; i frutti ben maturi si raccolgono nei mesi di novembre e dicembre.
Utilizzo
Il Corbezzolo è utilizzato per produrre diverse specialità, tra le quali: i vini, i liquori e l’aceto di corbezzolo, le marmellate, i canditi e il miele di corbezzolo (una specialità di grande pregio dal gusto dolce e amaro).
Proprietà e benefici
I frutti del Corbezzolo, oltre ad essere ricchi di Vitamina C, hanno proprietà antiossidanti, depurative, diuretiche ed astringenti, ma non bisogna eccedere nel consumo perché causano disturbi gastrici ed intestinali; il sapore, peraltro, è acidulo e non gradevolissimo, da cui il nome scientifico (unedo = unum tantum edo, ne mangio uno solo). Il corbezzolo dà un buon miele monoflora. I principi attivi sono: polifenoli, resine, tannini.
Vedi anche: https://www.biofuturo.net/index.php/it/dantedi/il-corbezzolo
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