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La Cannuccia di palude (Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud.)
Nome Comune: Cannuccia di palude
Nome Scientifico: Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud. subsp australis
Nome Inglese: Marsh cane
Famiglia: Poaceae
Etimologia del nome: Il nome deriva dal greco “phragma” siepe, e dal latino “auster”= austro, vento del sud..
La Cannuccia di palude nella Divina Commedia
La Cannuccia di palude nel Salento
Nel Salento la Cannuccia di palude, detta anche Canna di palude, Canna da spazzole, Canna palustre, è molto diffusa soprattutto lungo la fascia costiera adriatica e ionica, da Otranto a Santa Cesarea Terme e nelle zone umide di Torre San Giovanni e paludose di Ugento. Le parti sommitali delle canne completamente fiorite, riunite a mazzetti venivano utilizzate per fabbricare piumini e scope, mentre i fusti e le foglie venivano utilizzati (e un po’ ancora oggi) per fare tetti di paglia, stuoie, graticci e cesti. Come altre canne, vengono tuttora utilizzate nei grandi giardini per creare una densa barriera visiva al posto di una siepe.
Oggi la cannuccia di palude è utilizzata in interventi di ingegneria naturalistica e per la realizzazione di impianti di fitodepurazione.
Descrizione Botanica
Portamento: La cannuccia di palude, chiamata anche canna di palude è una pianta erbacea perenne, rizomatosa, che cresce velocemente; ha un fusto duro e flessibile, alto fino a 3-4 metri. I fusti sono ancorati al fondo tramite radici e fusti sotterranei che formano un reticolo nel fango del fondale.
Foglie: Le foglie sono opposte, ampie e laminari, lunghe 15-60 cm e larghe 1-6 cm, glabre, verdi o glauche.
Fiori: I fiori sono disposti, all’apice del fusto, in pannocchie erette o leggermente pendenti, alte fino a 40 cm, di colore violetto o bruno, costituite a loro volta da spighette di tre-sei fiori ciascuna. La fioritura avviene tra giugno e ottobre.
Frutti: I frutti maturano verso gennaio e sono piuttosto rari; assomigliano molto ad una minuscola cariosside.
Habitat
La Cannuccia di palude è originaria del continente euroasiatico, ma è ormai diffusa in tutto il pianeta. È una pianta presente in terreni incolti bagnati e tende a formare densi canneti in aree umide, in prossimità di paludi e sulle sponde di laghi, stagni e fossati.
Raccolta
La pianta fiorisce nei mesi di giugno-ottobre e i frutti, piuttosto rari, maturano verso gennaio.
Utilizzo
Grazie alla sua capacità di accrescimento, la Cannuccia di palude è molto utile per il risanamento o la decontaminazione ambientale di siti inquinati da sostanze organiche o metalli pesanti, attraverso il loro assorbimento e degradazione. Viene quindi spesso utilizzata negli impianti di fitodepurazione. E’ inoltre utilizzata per bordure di grandi specchi d’acqua, consolidamento rive e riparo per la fauna acquatica e anche nella bioedilizia per la costruzione di tetti. I fusti e le foglie servono ancor oggi per fare tetti di paglia, stuoie, graticci e cesti.
Nel settore della ristorazione, i giovani germogli ed i semi dei frutti possono essere inseriti, sia cotti che crudi, all'interno delle insalate.
Proprietà e benefici
La cannuccia di palude, in particolare il rizoma, è abbondante di sostanze amare, di resine, di sali di potassio e di alacaloidi. Grazie a questi elementi, presenta peculiarità carminative, aperitive, febbrifughe, diuretiche, digestive, stimolanti e sudorifere.
Vedi anche: https://www.biofuturo.net/index.php/it/dantedi/la-cannuccia-di-palude
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