"Dantedì" giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri - Applicazioni, Pubblicazioni elettroniche, Video - "Il viaggio di Dante nell'Orto Botanico - L'Alloro"
giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri
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ma di soavità di mille odori
L'Alloro (Laurus nobilis L.)
Nome Comune: Alloro o Lauro
Nome Scientifico: Laurus nobilis L.
Nome Inglese: Bay laurel
Famiglia: Lauraceae
Etimologia del nome: Il nome di questa pianta deriva, secondo alcuni, dal latino “laus” (lode), per evidenziare le proprietà curative della pianta “lodate” già dagli antichi, e secondo altri, dalla radice celtica “laur”, ovvero sempre verde; mentre il termine “nobilis” sembra derivi dalla fama di cui godeva in passato; infatti, nell’antichità greco-romana, l’alloro era sacro ad Apollo, e simbolo di sapienza e di gloria.
Note: nel Medioevo agli studenti appena laureati veniva offerta una ghirlanda o corona di alloro ricca di bacche “bacca lauri”, da cui deriva l’attuale “baccalaureato”. Il termine “laureato” infatti deriva dal latino “laureatus” ovvero “incoronato di alloro”.
I poeti che ricevevano la corona d’alloro diventavano “poeti laureati” e persone degne dalla più immensa e regale stima.
L'Alloro nella Divina Commedia
L'Alloro nel Salento
Nel Salento l’alloro è molto diffuso e utilizzato come pianta ornamentale e soprattutto aromatica. Si trova facilmente nelle stazioni soleggiate frammisto all’ulivo e all’interno di nuclei della macchia mediterranea. Il clima particolarmente congeniale a questa pianta la fa crescere spontaneamente e rapidamente e sono molto comuni esemplari maestosi, come quelli presenti nel bosco degli Alimini (Otranto, Lecce). Le sue proprietà aromatiche sono molto apprezzate e il suo uso è ritenuto indispensabile in moltissimi piatti. E’ molto usato nelle zuppe di legumi (le famose “pignate”), nelle cotture in umido delle carni, nei soffritti a base di frattaglie e per la preparazione del liquore di alloro, ritenuto un ottimo digestivo e fine pasto da servire ghiacciato.
Descrizione Botanica
L’Alloro è un arbusto aromatico, sempre verde, di varie dimensioni; in alcuni casi può diventare un albero vero e proprio e superare i 10 m di altezza. Le foglie ovate, coriacee, lucide di un verde scuro. I fiori sono piccoli, a mazzetti, e di colore giallo-verde. I frutti sono delle drupe verdi, grosse e ovali, che diventano nere a maturazione e sono particolarmente gradite agli uccelli.
Video: Ciclo riproduttivo dell'Alloro
Habitat
La pianta di alloro predilige il clima caldo-umido e terreni profondi ricchi di elementi. Sopporta bene il freddo ma non lunghe gelate. In Italia cresce spontaneamente nelle zone centro-meridionali e lungo le coste, mentre nelle regioni settentrionali è coltivato.
Raccolta
È possibile raccogliere le foglie tutto l’anno ma le migliori si possono raccogliere in luglio-agosto. I frutti vengono raccolti a maturazione nei mesi di ottobre e novembre.
Utilizzo
Dell’alloro si utilizzano le foglie e i frutti. Le foglie sono molto usate come condimento per diversi piatti, e anche per preparare tisane, infusi e liquori. E’ molto utilizzato come rimedio naturale e anche per tenere lontane le tarme dagli armadi.
Proprietà e benefici
L’alloro ha proprietà aromatiche, antisettiche, antiossidanti, carminative, digestive, diuretiche, espettoranti, stimolanti, antireumatiche. E’ utilizzato sotto forma di infuso per favorire la digestione e prevenire ed espellere i gas intestinali, ma anche per contrastare le bronchiti. Dalle foglie si ricava un olio essenziale dal profumo speziato, impiegato nei prodotti cosmetici per detergere, reidratare e profumare, oltre che per alleviare i dolori reumatici.
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